Monitoraggio partecipato

February 9, 2022

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DOCUMENTAZIONE UTILE
Incontri pubblici
> Relazione 1* ciclo di incontri pubblici | Prima restituzione dei dati raccolti

Tavoli di Negoziazione
> Report 1* Tavolo di Negoziazione | 14/02/2022
> Report 2* Tavolo di Negoziazione | 04/04/2022
> Report 3* Tavolo di Negoziazione | 28/04/2022
> Report 4* Tavolo di Negoziazione | 22/06/2022

 

Monitoraggio partecipato della biodiversità in agricoltura biologica e nel territorio è un processo partecipativo a cura di Humus che ha ottenuto il riconoscimento di qualità e il finanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del sostegno ai processi di partecipazione (LR 15/2018, Bando 2021).

Il percorso partecipativo, in coerenza con la recente strategia UE sulla biodiversità e quella sull’agricoltura, intende attivare nel territorio dell’Unione Terre di Castelli (MO), assieme ai portatori di interesse, le agro-aziende locali e i soggetti interessati alla biodiversità e all’agricoltura, un processo per definire linee guida condivise di implementazione e valorizzazione di un sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità e promuovere pratiche agricole più sostenibili, al fine di implementare il sistema naturale, sociale ed economico connesso all’agricoltura biologica e al presidio del territorio con un focus particolare dedicato alle realtà agricole locali e all’agricoltura sociale. Con il percorso si vuole avviare un’azione trasversale che coinvolgerà i vari settori dell’Unione e degli enti interessati nella definizione condivisa di politiche e strategie per il consolidamento e lo sviluppo della sostenibilità in agricoltura.

Il monitoraggio partecipato che si intende mettere a sistema ha la molteplice funzione di salvaguardare e migliorare il livello di biodiversità, di promuovere pratiche agricole più sostenibili e di valorizzare il sistema sociale ed economico connesso all’agricoltura biologica ed al presidio del territorio. Un focus particolare sarà inoltre dedicato alle piccole realtà agricole e all’agricoltura sociale come pratica diffusa da orientare ad una pratica di sostenibilità e tutela della biodiversità.

Il percorso partecipativo avrà una durata di 6 mesi, l’incontro di avvio è avvenuto il 14 febbraio scorso, e vedrà la partecipazione di aziende agricole, associazioni di categoria, operatori economici del territorio ma anche istituzioni, associazioni e scuole oltre alla cittadinanza del territorio dell’Unione.

Parte integrante del percorso sarà la sperimentazione del sistema di monitoraggio partecipato che verrà applicato in primis nelle quatto aziende locali che hanno, in fase di candidatura, formalizzato la propria adesione (Podere Prasiano a Marano Sul Panaro, Azienda Agricola Tizzano a Zocca, Azienda Agricola i Toschi e Azienda Agricola Biologica La Bifolca a Vignola) e potrà essere esteso ad altre realtà interessate degli altri Comuni dell’Unione. Durante il percorso verranno inoltre organizzati degli eventi di educazione naturalistica e scientifica, come un bioblitz a cui potranno partecipare tutti i cittadini (in particolar modo i giovani e la comunità scolastica), che verranno accompagnati in un’esplorazione realizzata in aree pubblica da esperti naturalisti. La presenza della cittadinanza è l’elemento fondamentale del progetto: i cittadini, coinvolti attivamente in una attività a carattere scientifico, la cosiddetta Citizen Science, contribuiscono in maniera partecipe al valore e alla biodiversità delle aree protette.


FASI E TEMPI DEL PERCORSO
Il processo partecipativo si articolerà in una serie di fasi che guideranno i partecipanti in un’analisi più approfondita del contesto, attraverso una mappatura dei bisogni e delle opportunità presenti sul territorio dell’Unione Terre di castelli specialmente in relazione ai  temi legati alla biodiversità in ambito di agricoltura biologica, e a seguire alla definizione e realizzazione di alcune azioni sperimentali che rappresentino la base per costruire una strategia di lungo periodo per sviluppare, implementare un sistema di monitoraggio partecipato volto a promuovere pratiche agricole più sostenibili e di valorizzare il capitale sociale ed economico connesso all’agricoltura biologica ed al presidio del territorio.

1_Condivisione
In questa prima fase del percorso sarà istituito il Tavolo di Negoziazione, un gruppo che insieme allo staff di Humus ed ai referenti dell’Unione condividerà la regia del percorso: farà emergere punti di vista esistenti sui temi in discussione; condividerà modalità e finalità del percorso; darà supporto nella comunicazione e coinvolgimento; parteciperà in maniera allargata al percorso; valuterà il percorso, durante e alla fine.
In questa fase sarà data particolare attenzione all’inclusione di nuovi soggetti strategici nel TdN, per andare poi a definire in maniera condivisa e più dettagliata cronoprogramma e modalità di svolgimento del processo. In particolare saranno mappate e coinvolte associazioni di categoria, operatori economici del territorio ma anche istituzioni, associazioni e scuole oltre alla cittadinanza del territorio dell’Unione.
In questa fase sarà altresì data particolare attenzione all’attività di costruzione di una rete iniziale a supporto del percorso: è fondamentale che i soggetti coinvolti nel Tavolo di negoziazione e gli altri portatori di interesse territoriali entrino in una modalità di lavoro collaborativa e rivedano in maniera proficua le loro relazioni di interdipendenza.

2_Apertura
Nella fase di apertura sarà data particolare attenzione alla comunicazione del processo in ottica di trasparenza e con l’obiettivo di raggiungere la maggior parte dei soggetti interessati a questi temi organizzando un primo incontro pubblico di racconto del percorso. A seguito dell’apertura il percorso si aprirà con una fase di ascolto che si svolgerà in particolare attraverso il primo incontro del percorso partecipativo vero e proprio con metodologie riconducibili al word cafè, ma anche alla search conference e al mapping: si costruiranno quindi delle mappe anche geografiche delle necessità in campo e delle buone pratiche.
Saranno in parallelo messi in campo con la stessa finalità alcuni strumenti paralleli sia digitali, come un questionario online per tutta la cittadinanza, sia analogici come delle interviste sul campo nei maggiori luoghi di incontro dei Comuni dell’Unione e tra le aziende locali.
Un secondo momento, con il supporto di esperti tecnici agronomi ed esperti di reti sociali, guiderà i partecipanti in un primo lavoro di definizione di linee guida di implementazione e valorizzazione di un sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità in ambito di agricoltura biologica, dall’altra nell’ideazione di alcune azioni sperimentali che saranno divise in azioni di formazione e sperimentazioni.
Una terza fase sarà dedicata a co-progettare e realizzare queste sperimentazioni in alcune aziende agricole locali, creando anche occasioni di valutazione utili a impostare l’evoluzione del sistema di monitoraggio partecipato della biodiversità in agricoltura biologica e nel territorio.

3_Chiusura
La fase finale prevede momenti di restituzione pubblica degli esiti del percorso, che potranno avere luogo sia nell’ambito dell’attivazione delle azioni sperimentali ma anche in un appuntamento pubblico dedicato e attraverso strumenti digitali e cartacei da diffondere a tutta la collettività. Il DocPP includerà le linee guida, redatte anche a partire dalle sperimentazioni nate sul campo.
Il percorso, attraverso questo documento e attraverso la valutazione delle azioni sperimentali, coinvolgerà più policies locali e impatterà sui procedimenti decisionali dell’Unione Terre di castelli in materia di sostenibilità ambientale applicata ai temi della biodiversità nell’ambito dell’agricoltura biologica, andando a dare corpo a politiche intersettoriali a tutti gli effetti. Tutto il percorso sarà orientato alla massima trasparenza e all’inclusività secondo il principio della porta girevole per il quale i soggetti del territorio potranno entrare in qualsiasi momento nei lavori così come uscirne quando lo ritengono opportuno. L’attività intersettoriale dell’Unione sarà anche finalizzata a mettere in campo strategie inclusive ed efficaci di collaborazione fattiva dell’ente stesso con i soggetti agricoli locali con particolare riferimento anche alla cooperazione e facilitazione nelle azioni sperimentali.