Le organizzazioni aderenti alla LOA, tra cui la Rete Humus, si sono incontrate a Bruxelles lo scorso 30 novembre in un incontro strategico ospitato negli uffici di Ifoam EU in cui si sono discusse le posizioni delle diverse organizzazioni aderenti, ponendo le basi per definire una comune visione dell’alleanza, all’interno della cornice della visione di IFOAM Organics International: il Bio 3.0 e di quella dell’Ifoam UE: trasformare il cibo e l’agricoltura in Europa.
Dai lavori preparatori dell’incontro e dalla discussione sono emersi 5 obiettivi strategici prioritari condivisi:
- Scambio di esperienze e buone pratiche (PR, marketing, standard)
- Lavorare sullo sviluppo di standard volontari
- Condividere le sfide e lavorare insieme alle soluzioni
- Sviluppare un Sistema di equivalenza degli standard
- Costruire comuni strumenti
E’ stata confermata la decisione di produrre un Report Annuale delle principali attività della LOA e dei suoi soci che verrà presentato al prossimo Biofach (Norimberga febbraio 2019)
Si sono inoltre confermate e integrate alcune aree di lavoro quali:
- Acqua
- Raccolta dati e condivisione
- Carbon farming
- Packaging
- Social Standards
Sullo standard di responsabilità sociale LOA si è valutato positivamente il lavoro svolto dal gruppo di lavoro e si sono programmate attività di formazione per i tecnici / auditor che si svolgeranno in Italia tre febbraio e marzo 2019, iniziando la valutazione di 10-15 aziende HUMUS.
Il giorno prima alcune delle organizzazioni aderenti a LOA , inclusa Rete Humus rappresentata da Antonio Compagnoni, hanno incontrato Linley Dixon, referente dell’organizzazione americana www.realorganicproject.org , che definisce e garantisce pratiche biologiche che vanno oltre il regolamento americano NOP.
Orgranizzazioni aderenti alla LOA:
BioAustria (A), BioGarantie/Bioforum (B), Bioland (D), BioSuisse (CH), Ecovalia (ES), EKO/Bionext (NL), ICEA (IT), HUMUS (IT), KRAV (S), Naturland (D), Soil Association (UK).